Arancia
Descrizione
L’arancia è uno degli agrumi più conosciuti e apprezzati al mondo, amata per il suo succo dolce e il profumo fresco e avvolgente. Si presenta come un frutto rotondo, con buccia più o meno spessa, dal colore arancio acceso, che racchiude spicchi succosi divisi da sottili membrane. La pianta è un albero sempreverde, dalla chioma densa e lucida, che può raggiungere anche i dieci metri di altezza e che produce frutti durante i mesi più freddi dell’anno. La fioritura, con i caratteristici fiori bianchi chiamati zagare, avviene in primavera, ma le arance si raccolgono generalmente tra novembre e aprile, a seconda delle varietà.
Caratteristiche
Le arance possono avere un sapore che va dal dolce al leggermente acidulo, a seconda della varietà e del grado di maturazione. La parte edibile è la polpa interna, suddivisa in spicchi, ma anche la scorza può essere utilizzata in cucina se non trattata. Si consumano fresche, spremute, in insalata o come base per dolci, marmellate, sorbetti e liquori. La scorza grattugiata è perfetta per aromatizzare torte, biscotti e piatti salati, mentre le fette intere si possono caramellare o essiccare. Alcune varietà, come le arance rosse di Sicilia, sono ideali anche per piatti gourmet grazie al loro equilibrio tra dolcezza e acidità.
Proprietà
- Ricchissime di vitamina C, fondamentale per il sistema immunitario
- Contengono antiossidanti come i flavonoidi e il beta-carotene
- Buona fonte di fibre, potassio e acido citrico
- Aiutano a combattere i radicali liberi e a migliorare la digestione
Origine
L’arancia dolce deriva da un antico incrocio tra pomelo e mandarino, probabilmente avvenuto in Asia sud-orientale, tra Cina e India. Fu portata in Europa dagli arabi nel Medioevo, ma si diffuse ampiamente solo a partire dal XV secolo, grazie ai portoghesi. In Italia la sua coltivazione ha trovato l’habitat ideale nel Sud, soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia, dove ancora oggi si producono alcune delle arance più pregiate d’Europa. Tra queste, l’arancia rossa di Sicilia IGP è celebre per il colore acceso e il sapore inconfondibile.
Curiosità
In molte famiglie italiane, nei mesi invernali non mancava mai una cesta di arance in cucina: era il gesto semplice con cui ci si difendeva dai malanni di stagione. Tagliare un’arancia a metà e sentirne il profumo era una piccola cerimonia quotidiana, tanto che si diceva che “una spremuta al giorno leva il medico di torno”.
In alcune tradizioni popolari, l’arancia era considerata un frutto prezioso e veniva regalata a Natale come simbolo di luce e abbondanza. La scorza essiccata si conservava per profumare gli armadi o veniva usata per preparare infusi e liquori fatti in casa. E ancora oggi, nelle sagre e nelle feste d’inverno, l’arancia è protagonista di dolci tipici, balli in maschera e persino battaglie simboliche, come a Ivrea, dove viene lanciata nelle celebri rievocazioni storiche.



