Castagna
Descrizione
La castagna è il frutto dell’albero di castagno, una pianta maestosa e longeva che cresce spontanea nei boschi collinari e montani, in particolare nelle zone appenniniche e alpine. Il frutto è racchiuso all’interno di un riccio spinoso che contiene in genere due o tre castagne, dalla buccia liscia e bruna. Si distingue dalla “marrone” per dimensione e forma: la castagna è più piccola, schiacciata da un lato, e con buccia che penetra nella polpa. La pianta fiorisce in giugno, ma la raccolta avviene in autunno, tra fine settembre e novembre, quando i ricci cadono spontaneamente al suolo e si aprono.
Caratteristiche
La castagna ha un sapore dolce, farinoso e avvolgente, che la rende perfetta sia per piatti dolci che salati. Si consuma principalmente dopo la cottura: arrostita (le classiche caldarroste), bollita o cotta al forno. È anche usata per produrre farina, con cui si preparano polente, dolci come il castagnaccio, frittelle e pane. Le castagne possono essere utilizzate anche per zuppe, ripieni o stufati. Le parti edibili sono la polpa interna, mentre la buccia e la pellicina interna devono essere rimosse dopo la cottura.
Proprietà
- Ricca di carboidrati complessi e amido, energizzante
- Fonte di fibre, vitamine del gruppo B, vitamina C e sali minerali come potassio, ferro e magnesio
- Naturale senza glutine, adatta anche ai celiaci (soprattutto nella farina)
- Favorisce il senso di sazietà ed è utile nei cambi di stagione
Origine
Il castagno è una pianta autoctona dell’Europa meridionale e dell’Asia Minore. In Italia è presente da tempi antichissimi e venne ampiamente diffuso dai Romani, che ne apprezzavano i frutti e il legno. Nei secoli successivi, specialmente in epoca medievale, le castagne diventarono la base dell’alimentazione in molte zone montane, tanto da essere soprannominate “il pane dei poveri”. Ancora oggi, castagneti secolari punteggiano il paesaggio rurale e sono parte importante del patrimonio agricolo tradizionale.
Curiosità
La castagna ha rappresentato per generazioni una sicurezza alimentare durante i mesi invernali, quando scarseggiavano cereali e verdure. Le famiglie conservavano le castagne secche in soffitta o le facevano essiccare nei metati, piccole costruzioni in pietra riscaldate lentamente.
In molte sagre d’autunno, la castagna è protagonista di feste, canti e tradizioni che celebrano il raccolto. Una leggenda popolare narra che raccogliere una castagna ancora chiusa nel riccio porti fortuna per tutto l’inverno. E tra un cartoccio di caldarroste e una fetta di castagnaccio, questo frutto continua a scaldare i cuori con il suo profumo di bosco e di casa.





