Cavolo di Bruxelles
Descrizione
I cavolini di Bruxelles sono piccoli germogli che crescono lungo il fusto di una pianta appartenente alla grande famiglia dei cavoli. Ogni cavolino è una piccola testa compatta, simile a un minuscolo cavolo, dal colore verde brillante o leggermente grigiastro, a seconda della varietà. Nonostante il nome, non sono originari del Belgio, ma lì hanno trovato grande diffusione già dal Medioevo, tanto da prenderne il nome. In Italia vengono coltivati in zone collinari o montane con clima fresco, soprattutto al Nord. I cavolini si seminano in semenzaio a fine estate, si trapiantano in campo a inizio autunno e si raccolgono tra novembre e febbraio, dopo le prime gelate che ne addolciscono il sapore.
Caratteristiche
I cavolini hanno un gusto deciso, leggermente amarognolo e caratteristico, che può ricordare quello dei cavoli più intensi. La parte edibile è il germoglio intero, che si consuma cotto, poiché da crudo è piuttosto coriaceo e difficile da digerire. Si possono lessare, stufare, cuocere al vapore o saltare in padella, spesso con l’aggiunta di burro, pancetta, frutta secca o spezie per esaltarne il gusto. Sono perfetti anche gratinati o cotti al forno, magari accompagnati da salse cremose o formaggi dal gusto pieno.
Proprietà
- Ricchi di vitamina C, K e acido folico
- Buona fonte di fibre, calcio e antiossidanti
- Aiutano a rafforzare le difese immunitarie e proteggono il sistema cardiovascolare
- Favoriscono la digestione e hanno effetti depurativi
Origine
I cavolini di Bruxelles derivano da una selezione di varietà di cavolo selvatico e si sono sviluppati in Europa centrale, probabilmente già in epoca romana. Si diffusero in particolare nell’area intorno a Bruxelles, dove furono coltivati intensamente dal XIII secolo in poi. Da lì il loro nome si è diffuso in tutta Europa. Oggi sono più popolari nei paesi del Nord, ma stanno trovando sempre più spazio anche nella cucina italiana, grazie alla loro versatilità e valore nutrizionale.
Curiosità
I cavolini di Bruxelles derivano da una selezione di varietà di cavolo selvatico e si sono sviluppati in Europa centrale, probabilmente già in epoca romana. Si diffusero in particolare nell’area intorno a Bruxelles, dove furono coltivati intensamente dal XIII secolo in poi. Da lì il loro nome si è diffuso in tutta Europa. Oggi sono più popolari nei paesi del Nord, ma stanno trovando sempre più spazio anche nella cucina italiana, grazie alla loro versatilità e valore nutrizionale.





