Noce

Noce

Descrizione

La noce è il frutto dell’albero di noce comune, una pianta maestosa e longeva che può superare i venti metri di altezza e vivere per oltre un secolo. Ha un aspetto imponente, con grandi foglie verdi e una chioma ampia e ombrosa. Il frutto si sviluppa all’interno di un mallo verde che si apre a maturazione, rivelando il guscio legnoso che racchiude il gheriglio, la parte edibile. La fioritura avviene in primavera, mentre la raccolta delle noci si concentra tra settembre e ottobre, quando i frutti cadono spontaneamente a terra e vengono lasciati ad asciugare per evitare muffe.

Caratteristiche

Il sapore della noce è intenso, lievemente amaro e oleoso, con una consistenza morbida e burrosa. Si consuma il gheriglio, fresco o secco, da solo o come ingrediente in ricette dolci e salate. È utilizzato in pasticceria, per la produzione di torte, biscotti, creme e torroni, ma anche per primi piatti, salse, insalate, formaggi e pesti. L’olio di noci è considerato un condimento pregiato, dal gusto delicato e dalle ottime proprietà nutrizionali. Anche il mallo e le foglie, sebbene non commestibili, vengono usati in liquoreria o per infusi.

Proprietà

  • Ricca di acidi grassi omega-3, utili per la salute del cuore
  • Fonte di vitamina E, vitamine del gruppo B, zinco, magnesio e fosforo
  • Contiene antiossidanti che contrastano l’invecchiamento cellulare
  • Favorisce il benessere del sistema nervoso e riduce il colesterolo

Origine

La noce è originaria dell’Asia centrale, in particolare delle regioni montuose dell’Iran e dell’Afghanistan, da cui si è diffusa nel bacino del Mediterraneo già in tempi antichissimi. I Romani la chiamavano “Jovis glans”, ovvero “ghianda di Giove”, considerandola un frutto sacro e simbolo di fertilità. In Italia è coltivata sia a livello familiare che su scala più ampia, con varietà locali come la noce di Sorrento, molto apprezzata per la qualità del frutto e la facilità di sgusciatura.

Curiosità

La noce è sempre stata protagonista della vita contadina, non solo in cucina. Gli alberi di noce, grazie alla loro ombra fitta e al profumo intenso delle foglie, venivano spesso piantati vicino alle case come rifugio dal sole. Allo stesso tempo, si diceva che dormire sotto un noce portasse malessere, forse per via dell’odore forte del fogliame.

Le noci appena raccolte venivano stese su graticci o in solaio per asciugarsi lentamente, mentre con il mallo si preparavano decotti, tinture e soprattutto il nocino, un liquore digestivo molto diffuso, ottenuto mettendo in infusione le noci verdi raccolte nella notte di San Giovanni. E ancora oggi, spaccare una noce con le mani è un gesto semplice e antico che ci riporta a una dimensione autentica della tavola e della terra.